Al di là della combinata nordica e delle prove di salti, lo sci nordico è ricordato per lo sci di fondo, sport che ha raggiunto l'apice della popolarità nelle ragione alpine; questa specialità si avvale di tecniche che consentono allo sciatore di muoversi sulla neve sfruttando bastoncini e sci.
Lo sci di fondo si basa su due tipi di tecniche, quella classica e quella libera: la prima è stata la sola a essere praticabile fino alla seconda metà del Novecento e include il passo spinta, il passo alternato e la scivolata spinta.
Nel primo caso il busto è piegato in avanti mentre, contemporaneamente, le braccia stanno spingendo, poi è il turno di un'ulteriore spinta della gamba con il busto che nell'immediato è riportato in posizione eretta); il passo alternato implica la spinta della gamba con il movimento contemporaneo del braccio opposto e viceversa fino a dare vita a un movimento perfettamente alternato.
La scivolata spinta prevede che le braccia si muovano nello stesso momento in cui il busto è piegato in avanti e che, per tornare alla posizione iniziale, si esegua una spinta delle braccia in avanti, senza puntare sulla spinta delle gambe.
Lo sci di fondo si basa dunque sull'uso coordinato di sci e bastoncini sfruttando una delle tecniche elencate fermo restando che quella libera permette il raggiungimento di velocità di poco più elevate in confronto a quelle concesse dalla tecnica classica.
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